“Una grave e persistente carenza di personale negli Uffici Postali della Filiale 1 e 2 di Catania”: è la denuncia del Segretario Provinciale della Confsal Comunicazioni di Catania, Nicola Rino Gumina.
Le uscite di personale andato in pensione (e mai rimpiazzato) negli anni 2016 e 2017 ammontano a circa 60 unità. Ciò ha causato lo svuotamento degli uffici postali sia fisicamente che professionalmente determinando una minore funzionalità del servizio offerto ai clienti.
Abbiamo evidenziato da tempo all’Azienda queste problematiche ma a tutt’oggi non abbiamo avuto nessun riscontro in merito. Le nostre rivendicazioni sono volte ad ottenere un organico adeguato alle necessità lavorative, una migliore organizzazione del lavoro ed una maggiore sicurezza per poter così offrire un servizio rapido ed efficiente. Stiamo assistendo al logoramento delle lavoratrici e dei lavoratori, negli Uffici la situazione sta diventando insostenibile e rischia di aggravarsi, di mese in mese, sempre di più. Giornalmente nell’ambito delle 2 Filiali si va avanti con distacchi da un ufficio all’altro, spesso con disagi non indifferenti e spesso anche ai limiti del regolamento in vigore, per garantire la copertura di alcuni uffici; spesse volte ci sono lavoratori che effettuano doppi turni per garantire la copertura del servizio o si vedono costretti a non rispettare il proprio orario di lavoro per smaltire la clientela che è all’interno dell’ufficio postale dopo la chiusura. Quasi sempre ci sono lavoratrici e lavoratori che tornano a casa al limite delle loro forze, stremati dallo stress continuo a cui sono sottoposti. La Confsal Comunicazioni è fortemente preoccupata per le strategie di corto respiro attuate dalla direzione di Filiale, tese a mantenere esclusivamente gli obiettivi come la fruizione delle ferie forzate. Temiamo, infatti, che la situazione attuale vada a compromettere la tenuta sui livelli occupazionali. La situazione, secondo il segretario regionale della Confsal Comunicazioni Lucio Aprile, merita una particolare attenzione da parte della Direzione Regionale di Poste, attuando fin da subito il passaggio negli uffici postali del personale proveniente dal recapito già idoneo alla sportelleria, il passaggio dei part-time a full-time e infine procedere con la mobilità volontaria del personale al fine di dare un giusto equilibrio negli uffici e nello stesso tempo dare la possibilità ai lavoratori che aspettano da anni di avvicinarsi nel proprio luogo di residenza.