Decisioni arbitrali letali per il Mascalucia, sconfitta che brucia più dell’andata

Il finale del 2017 aveva lasciato qualche fantasma sgradito sul Mascalucia, che oggi, in quel di Reggio Calabria, ha disputato una grandissima gara contro la Futura Reggio Calabria, uscendone tuttavia sconfitta immeritatamente. Così come l’andata, quindi, il KO rimediato brucia tantissimo, per essere rimasti a secco in due gare in cui i punti potevano decisamente essere di più Il 4-2 finale, maturato nell’ultimo giro d’orologio, condanna gli etnei ad un’altra giornata negativa, frutto anche di decisioni arbitrali discutibili.

LA PARTITA – L’equilibrio regna sovrano in casa della Futura, che parte meglio rispetto agli ospiti, tenendo costantemente in mano il pallino del gioco, grazie anche all’efficace tattica del portiere di movimento, specialità del tecnico messinese Rinaldi. Il buon gioco viene premiato dal gol del vantaggio, che però scuote gli ospiti, i quali tirano fuori la testa dal guscio e prendono in mano le redini della gara. Il quintetto allenato da Bosco tenta più volte di sorprendere la retroguardia reggina, che resiste a dovere e conduce per 1-0 fino alla fine della prima frazione.

Nella ripresa, a dettare legge sono i biancazzurri del presidente Nicola Caruso, veementi nella fase di impostazione e determinati nella ricerca del gol del pareggio. Dopo una serie di ottimi interventi del portiere avversario, tuttavia, la Futura tira fuori il coniglio dal cilindro e raddoppia con un gol incredibile dalla distanza all’incrocio dei pali, imprendibile per qualunque estremo difensore. Gambe tagliate per il Mascalucia? Assolutamente no, perché ci pensa Mario Tornatore ad accorciare immediatamente le distanze, coronando una reazione da manuale. Il Mascalucia ci crede e il pareggio arriva. Ad un minuto dal termine, è Marchese a segnare un grandissimo gol dei suoi, tipico del suo repertorio tecnico, portando la gara sul 2-2 ad una manciata di secondi dalla fine. Pareggio conclamato, avranno pensato tutti gli addetti ai lavori, ma in realtà nell’ultimo giro d’orologio succede di tutto: prima lo stesso Marchese, a porta sguarnita (Futura avanti con il portiere di movimento) sfiora l’incredibile 2-3, poi il direttore di gara concede un rigore molto dubbio che viene trasformato dai padroni di casa. Il 4-2 finale serve solo alle statistiche e il Mascalucia deve uscire ancora una volta dal campo con una sconfitta immeritata.

Riguardo l'autore Corriere Etneo

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