Quello del Borgo Gancia di Paternò non è un presepe vivente ma un presepe vivo. E’ come entrare “dentro” la Natività, nelle vie di un paese siciliano dove tutti aspettano che nasca Gesù Bambino. Bisogna averla vista almeno una volta questa sorta di rappresentazione di strada che a Paternò è divenuta appuntamento irrinunciabile, popolare quasi come la festa di Santa Barbara. Ad organizzare il “Presepe vivente al Borgo Gancia” è la parrocchia S. Maria Dell’Alto” con il suo ‘popolo’ di volontari, orgoglioso di richiamare ai piedi dell’Etna per le feste di Natale migliaia di visitatori siciliani. L’idea primigenia è dell’instancabile parroco Salvatore Patané. L’edizione dello scorso anno fece registrare oltre 30 mila presenze da ogni parte della Sicilia. Un centinaio di figuranti e una ventina di protagonisti animano il lungo percorso, 1 km circa, all’interno del quale il Borgo Gancia (il più antico di Paternò, embrione di una città sviluppatasi nel tempo) vive una giornata speciale: l’attesa della nascita di Gesù. Il percorso si snoda da Piazza S. Barbara fino ai piedi del Castello Normanno.
I vari quadri che animano il presepe sono legati ai mestieri antichi e alle arti praticate in questo lembo di terra siciliana. C’è la bottega del vasaio con un tornio vero che modella vasi in terracotta; il fabbro che lavora il ferro non si lascia distrarre dal calzolaio e dalle ricamatrici. E’ stata ricreata “la Bottega di don Lisciandro” dove il mastro don Alessandro costruiva i pupi siciliani. E l’opera dei pupi, grazie al lavoro del Teatro Giovane “Turi Pappalardo”, andrà in scena per sorprendere e deliziare piccoli e grandi.
L’ancoraggio alla cultura locale è assicurato soprattutto grazie alla valorizzazione dei maestri della scuola di cantastorie che qui a Paternò vanta un lungo catalogo. Nell’edizione di quest’anno, per la prima volta, ci sarà una figlia e nipote d’arte: Cettina Busacca, figlia di Nino e nipote del grande Ciccio Busacca, cantastorie di Paternò.
Uno spazio è, inoltre, dedicato all’identità paternese filtrata dall’occhio di grandi registi italiani: si vedranno spezzoni del film “Cavalleria rusticana” girato nel 1939 in terra paternese da Amleto Palermi. Si rivivranno i fasti dello storico e popolarissimo carnevale paternese attraverso le immagini del film “I fidanzati”, girato nel 1963 da Ermanno Olmi.
Quattro le date in cui si tiene il presepe vivente al Borgo Gancia di Paternò: 26 dicembre 2017, 1, 6 e 7 gennaio 2018. Per tutte e quattro le date l’inizio è fissato per le ore 17.30.
Qui sotto il video realizzato per l’edizione dello scorso anno.
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