In Sicilia sono stati 2.021 i casi di frode registrati nel primo semestre del 2017, dato che posiziona la regione al primo posto assoluto della graduatoria nazionale, seguita da Campania (1.798 casi) e Puglia (1.261 casi). Lo dicono i dati dell’Osservatorio CRIF sulle frodi creditizie in Italia. L’impennata del fenomeno è impressionate considerando che nel corrispettivi periodo del 2016 i casi rilevati erano stati 747. A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato a Palermo, con 857 casi (che la collocano al 2° posto nel ranking nazionale) alle spalle di Napoli. Nei primi 6 mesi del 2016 le frodi rilevate erano state poco più di 200. Nella provincia di Catania, invece, i casi sono stati 409 (5^ posizione assoluta), contro i 174 della rilevazione di un anno fa; segue Messina, con 205 casi (contro i 78 del 2016), mentre Enna si posiziona all’estremo opposto della classifica regionale, con sole 21 frodi rilevate nei primi 6 mesi dell’anno. Lo studio ha evidenziato come, a livello nazionale, nei primi 6 mesi dell’anno in corso sono stati oltre 11.000 i casi rilevati, contro una media che nel corrispondente semestre dei 2 anni precedenti si era invece attestata intorno alle 8.000 unità. Per quanto riguarda l’importo medio delle frodi, è risultato pari a 7.047 euro, per un valore complessivamente stimato superiore agli 80 milioni di euro.