In primo grado padre Pio era stato condannato alla riduzione allo stato laicale, che è la pena massina inflitta in questi casi. In pochi hanno ricordato che Papa Francesco, più volte, ha avuto parole pesanti e inequivocabili contro il peccato orribile: “Sentiamo vergogna per gli abusi commessi da ministri consacrati, che dovrebbero essere i più degni di fiducia. L’abuso sessuale è un peccato orribile, completamente opposto e in contraddizione con quanto Cristo e la Chiesa ci insegnano”.
L’acqua sporca degli atti immondi commessi da padre Pio Guidolin e il bambino rappresentato da decine di altri preti di periferia che non hanno colpa. Con le notizie amplificate dai tg nazionali, ieri molti di noi hanno messo su un unico recipiente le lordure di un pedofilo occultato dentro un abito talare e le opere di bene di decine di parroci di Catania e della provincia: ne abbiamo fatto un unico maleodorante liquido e, senza andare tanto per il sottile, abbiamo gettato tutto dentro il pozzo profondo dell’indignazione e del disgusto. Sui social, dove il giudizio per essere tranciante ha bisogno di tempestività e non ha quindi il tempo né la voglia di approfondire, è passato in secondo piano il fatto che proprio grazie alla Chiesa catanese, informata sulle denunce di violenze sui minori, è stato avviato contro il prete accusato di pedofilia il processo canonico davanti al Tribunale Ecclesiastico.
Non è difficile immaginare l’imbarazzo e l’amarezza provata ieri da decine di preti catanesi che non hanno mai confuso una carezza data ad un bambino con qualcosa d’altro. A Paternò, Bronte, Adrano, in tanti altri paesi della provincia etnea e nelle periferie di Catania molti di questi preti danno ogni giorno il buon esempio allevando le nuove generazioni all’insegnamento dell’amore verso il prossimo. A Palermo, vale la pena ricordarlo, don Pino Puglisi è stato ucciso dalla mafia perché con la sua azione pastorale sottraeva alla criminalità decine di giovani. Per questo è sbagliato e insensato buttare assieme al marcio di un prete pedofilo le vere opere d’amore di decine di altri pastori.
Quindi lui è il cattivo e tutti gli altri son buoni? Ma mi facci il piacere! come diceva Totò. Tutti i preti presentano segni di devianza sessuale dato che non possono vivere una vita sessuale normale.
Dal video della presentazione alle ciminiere si capisce che questo prete aveva un forte carisma comunicativo e se per tanti anni non è successo nulla sorge qualche dubbio. Non potrebbero i bambini di un quartiere degradato averlo provocato?
I preti sono uomini e quindi fatti di carne debole. Il mio confessore era simile a lui, un ottimo prete con qualche debolezza e che solo gli ignoranti condannano come malvagi.
I preti devono sposarsi e sfogare in modo naturale le loro pulsioni.