Lavoratori ex Qè sul piede di guerra. Occupato Palazzo Alessi

protesta Qè

Questa mattina due sit-it. Uno davanti la sede dell’Inps su Viale dei Platani a Paternò l’altra in tarda mattinata davanti Palazzo Alessi in pieno centro storico. A manifestare sono i lavoratori dell’ex call center. I lavoratori in questi mesi hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali, ma la data del prossimo 6 dicembre è il crocevia per i lavoratori destinati a non avere neanche più questa fonte di reddito per sostenere le famiglie.

Tamburi, fischietti e tanta rabbia hanno portato questa mattina al gesto di occupare simbolicamente la sala conferenze di palazzo Alessi per ribadire la loro volontà di non arrendersi fin quando le istituzioni non si muoveranno per dare delle risposte concrete ai lavoratori.

E sul piano istituzionale qualcosa sembra muoversi Luisa Albanella ha presentato una risoluzione in commissione Lavoro alla Camera, mentre stamane l’On. Walter Rizzetto, vicepresidente Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, ha presentato la risoluzione per impegnare il Governo ad adottare urgenti iniziative affinché la Netith possa garantire l’assorbimento dei lavoratori ex Qè, istituendo un tavolo di confronto con i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali, e le aziende che si sono dichiarate disponibili nell’affidare le commesse necessarie alla start up, prevedendo, inoltre, una deroga sugli ammortizzatori, o ammortizzatori straordinari, al fine di garantire una copertura economica in attesa di ricollocamento degli operatori.

Tale iniziativa, –  si legge in una nota –  è il risultato dell’impegno proposto dai lavoratori ex Qè a tutti i candidati alla presidenza durante la scorsa campagna elettorale, sottoscritto anche da Nello Musumeci, oggi governatore della nostra regione: con la sobrietà che da sempre lo contraddistingue, ha tenuto fede alla parola data.

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