Al Liceo De Sanctis il Progetto “La Città”: Narrazione e rappresentazione dello spazio urbano attraverso la lettura delle stratificazioni culturali e sociali del territorio.
C’è grande attesa al Liceo Statale F. De Sanctis di Paternò. Il prossimo 23 ottobre alle ore 10.30 si terrà nell’aula magna del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane una importante conferenza a conclusione del progetto “La Città”. Hanno partecipato al progetto gli studenti di tutti gli indirizzi dell’Istituto – Linguistico, Scienze umane ed Economico sociale, che hanno operato con didattiche laboratoriali e strumenti digitali; ciò nell’ottica di incidere profondamente sulla motivazione allo studio e di sviluppare il metodo dell’ “imparare facendo”.
La scuola, quindi, incontra il territorio e si propone di promuovere il senso di consapevolezza, di partecipazione e di appartenenza degli alunni in una esperienza di cittadinanza attiva, all’interno delle coordinate fornite dallo studio della Storia dell’Arte, dell’Antropologia, della Sociologia. Il progetto – che si sviluppa in tre annualità – ha già affrontato nel corso della prima annualità il tema “la città periferica” (i luoghi limite e marginali adiacenti al campagna urbana di Paternò). Nei prossimi due anni saranno oggetto di studio “la città consolidata” (dall’espansione storica fino agli anni ’80) e “la città storica” (l’acropoli e il borgo antico).
Ampia soddisfazione è stata espressa dal Dirigente Scolastico – prof.ssa Santa Di Mauro – che ha voluto inserire questo progetto nell’ampio ed articolato quadro dell’Offerta formativa – che il Liceo De Sanctis – propone ai suoi studenti. “L’obiettivo è quello di sviluppare negli studenti il senso di cittadinanza e la consapevolezza di essere parte attiva di una comunità in continua trasformazione, da conoscere e tutelare”. Si conclude quindi con la mostra e la conferenza la prima parte del progetto a cura del DART (Dipartimento Arte Territorio Rappresentazione) dell’Istituto, guidato dal Prof. Mario Gelardi. “Il progetto trova le sue ragioni nell’esigenza di riconfigurare il rapporto tra il discente – inserito in un contesto formativo curriculare – e la città, intesa come stratificazione culturale, sociale ed economica.”