Il Consiglio dei Ministri scioglie per mafia il Comune di Vittoria: l’ex sindaco arrestato a settembre

Il Consiglio dei Ministri nella seduta di oggi, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha sciolto il Comune di Vittoria per mafia. E’ la prima volta che accade nella storia del Comune ragusano che ha un passato di amministrazioni di sinistra e che e’ centro agricolo rinomato soprattutto per i prodotti di serra. La commissione prefettizia si era insediata nel mese di settembre dello scorso anno dopo gli arresti per scambio politico-mafioso dell’ex sindaco Giuseppe Nicosia e di suo fratello Fabio, all’epoca consigliere comunale del Pd, poi dimessosi. Dopo 6 mesi di indagini la Commissione presieduta dalla vice prefetta vicaria di Ragusa Concetta Caruso ha presentato la sua relazione che dopo l’istruzione del prefetto di Ragusa Pina Cocuzza e dell’ufficio preposto al ministero dell’Interno l’ha trasmessa oggi al Consiglio dei ministri. Attualmente a reggere il comune e’ Giovanni Moscato, avvocato, eletto due anni fa in una lista civica.
Dall’indagine che porto’ all’arresto dell’ex sindaco Nicosia e di suo fratello l’attuale sindaco e’ accusato di corruzione elettorale. Anche l’ex sindaco Nicosia a chiusura delle indagini della Dda e’ stato accusato di corruzione elettorale e non piu’ di scambio politico-mafioso. Accusa rimasta in capo all’ex consigliere comunale Fabio Nicosia. Secondo la relazione dei commissari prefettizi al sindaco Moscato viene contestata la proroga del servizio di raccolta dei rifiuti fatta alla societa’ Tekra che ha avuto problemi con l’interdittiva antimafia. Moscato ha sempre detto che si e’ trattato di una proroga tecnica perché lui si era insediato da appena due settimane e non avrebbe potuto lasciare la citta’ in mezzo alla spazzatura, tant’è che dopo che dopo 3 mesi ha fatto un bando pubblico vinto dalla Sf di Misterbianco. La notizia si e’ sparsa subito nella cittadina. 
“Lo scioglimento da parte del Consiglio dei Ministri del Comune di Vittoria per infiltrazioni mafiose conferma quanto, gia’ in questi primissimi mesi, la Commissione antimafia dell’Ars aveva avuto modo di accertare e cioè che settori cospicui dell’economia siciliana sono in mano alle cosche anche grazie alle pervasive ingerenze nella pubblica amministrazione. Adesso serve che l’azione dei Commissari sia coadiuvata dai settori sani e dai cittadini di Vittoria. Un lavoro di bonifica amministrativa e culturale indispensabile per liberare la città da una insopportabile cappa di malaffare che ne ha minato nel profondo l’economia e gli spazi democratici”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione antimafia regionale Claudio Fava, che ha annunciato la volontà di recarsi a Vittoria quanto prima per offrire la collaborazione piena della Commissione. 
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