Patrimonio confiscato ai “Caminanti”: tra gli introiti c’è la truffa dello specchietto

Beni per 640 mila euro sono stati confiscati dalla Guardia di finanza a una coppia legata ai “Caminanti”, gruppo semi-nomade diffuso in Sicilia, in particolare a Noto. Applicata la misura di prevenzione personale di due anni dell’obbligo di dimora a Noto. Nell’ottobre 2016 era scattato il sequestro di un patrimonio da 840 mila euro. Le indagini coordinate dal procuratore Paolo Giordano, e dirette dai sostituti Vincenzo Nitti e Andrea Palmieri, hanno consentito di sviluppare dati e notizie richieste a diverse autorità giudiziarie, istituti di credito e assicurazioni, riuscendo a ricostruire il cospicuo patrimonio finanziario ed immobiliare accumulato da due coniugi di 34 e 36 anni, residenti a Noto senza fissa occupazione, che, nell’arco di qualche anno, sono riusciti ad accumulare un patrimonio ritenuto frutto di numerosi reati, dalla truffa dello specchietto, a risse, porto d’armi in assenza di autorizzazioni, furti, violazioni di sigilli e alle misure di prevenzione personali, in diverse parti d’Italia ed, in particolare, nelle province di Milano, Pavia, Bologna, Ancona, Fermo, Pescara, Macerata, Avellino, Taranto, Lecce, Brindisi, Matera, Potenza, Catania e Messina. Le Fiamme Gialle di Noto hanno dimostrato come i redditi percepiti dai coniugi Fiasche’, quali braccianti agricoli, non sarebbero stati sufficienti a giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati negli anni. 

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