Adrano, il Patto della Pescheria: Mancuso s’accorda con il candidato del “nemico” Ferrante. Città indignata

Come se Diabolik facesse pace con l’ispettore Ginko. Di colpo, dopo decenni di lotta politica all’ultimo sangue, i due grandi nemici adraniti trovano un accordo sul nome del candidato sindaco. L’ex deputato regionale Fabio Mancuso e l’attuale sindaco di Adrano Pippo Ferrante sono sul punto di ritrovarsi insieme a sostenere la candidatura dell’arch. Aldo Di Primo, commissario di Forza Italia e ispiratore – 10 anni fa – della candidatura del primo cittadino. Ieri nello studio del consigliere comunale Salvo Coco, a pochi passi dall’antica Pescheria, è stato siglato il patto sulla base del quale Mancuso e Ferrante si dicono pronti a sotterrare l’ascia di guerra. All’incontro era presente, oltre al candidato Di Primo, anche Carmelo Pellegriti, braccio destro del deputato regionale Giovanni Bulla.
L’accordo rientra nel quadro di ricostruzione del Centrodestra in tutto il territorio catanese. Nelle scorse settimane, per colpa di veti incrociati, i referenti del cosiddetto tavolo del centrodestra hanno ordinato il “rompete le righe” decidendo di non consegnare a nessuno i “marchi di fabbrica”, cioè i simboli, dei partiti che compongono la coalizione di centrodestra.
Mal riuscito, fin qui, il tentativo di Aldo Di Primo di spiegare ai cittadini che la sua è una candidatura discontinua rispetto agli anni precedenti: tutta la squadra che lo affianca, infatti, proviene dall’amministrazione Ferrante.
La mossa a sorpresa di queste ore spiazza un po’ tutti perché potrebbe rivelarsi decisiva per il risultato finale. Il tam-tam sulla “pace ritrovata” solleva, però, un’ondata di indignazione senza precedenti tra i cittadini. Da oltre 10 anni, infatti, Adrano vive la guerra infinita tra Mancuso e Ferrante. Ultima solo in ordine di tempo, l’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco Ferrante per falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. La vicenda giudiziaria è stata sollevata da un esposto del sindaco Mancuso.
Sulla testa dei cittadini si vuol far passare adesso un accordo innaturale figlio della malapolitica; un accordo che chiude un occhio sulla storia recente della città pur di mettere le mani sul potere. Da più parti s’invoca una risposta compatta e univoca contro l’intesa “mostruosa”: una sorta di adunata di tutte le altre liste che confluisca su un solo nome e scongiuri il “Frankenstein” che sta per nascere.
“Come facciamo a spiegare ai nostri elettori – si chiede un esponente del centrodestra contrario all’accordo – che Ferrante e Mancuso si sono messi d’accordo? Per anni si sono scontrati l’un l’altro, paralizzando l’intera comunità e adesso – come d’incanto – filano d’amore e d’accordo pur di far vincere Di Primo. Ma per favore…”.
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