Ars, via libera alla manovra finanziaria: assunzioni e norma per i precari

Assunzioni, infornate di precari, contributi a pioggia. Ma anche stanziamenti significativi per i disabili gravi e gravissimi, via libera a fondi per i giornalisti minacciati e le donne oggetto di violenza. E stop ai nuovi impianti solari ed eolici. Riordino sulla questione dei portaborse dell’Ars e nel settore dei beni culturali e snellimento delle procedure per il riparto delle risorse ai Comuni. Dopo una maratona lunga quattro giorni, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato poco dopo le 23 di ieri bilancio e finanziaria con 35 voti a favore e 28 contrari. I primi dell’era Musumeci-Miccichè. Un percorso insidioso che ha subito visto cadere la maggioranza – complice un solido asse tra Pd e M5s – alcune norme simbolo di questa manovra: l’esenzione dal bollo auto per le famiglie meno abbienti e gli aiuti fino a 40 mila euro alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa. Norme spot per l’opposizione. Stessa sorte gli articoli sulla fusione tra Istituto ippico e Istituto Zootecnico e sul biglietto unico del trasporto pubblico, pensato per favorire l’integrazione tariffaria tra i servizi urbani ed extraurbani, e quella intermodale gomma-ferro.

ASSUNZIONI, PRECARI E 104 – Via libera alle nuove assunzioni all’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, allo stanziamento di 260 milioni per i forestali, oltre a 6,8 milioni per il loro integrativo. Stabilizzazione per circa 14 mila precari: oltre 13 mila degli enti locali, il resto del personale gravita in società controllate dalla Regione. Ok alla stabilizzazione dei 2800 ex Pip e il loro passaggio alla società regionale Resais per una spesa annuale di circa 30 milioni; non va così bene invece ai circa 5 mila Asu e per i precari del cosiddetto reddito di inserimento. Capitolo legge 104, si cambia: i permessi concessi ai dipendenti per assistere familiari disabili o malati non debbono più essere goduti in ore – al massimo 18 mensili – ma possono anche essere presi in giorni, tre al mese, con la possibilità, dunque, se si ottiene un permesso nei giorni di rientro pomeridiano, di aumentare le ore retribuite.
Allineato il sistema di calcolo delle pensioni dei manager regionali a quelli dello Stato, calcolate sugli ultimi cinque anni contributivi, anziche’ sull’ultimo. Prevista la possibilità di assumere per sopperire a carenze di organico, consentendo ad altri di andare in pensione. PORTABORSE – Approvato un emendamento che prevede la salvaguardia dei cosiddetti stabilizzati dei gruppi parlamentari e taglia da 58.571 euro a 38.071 euro la somma prevista da una normativa da destinare ai collaboratori esterni dei deputati. Con l’emendamento, firmato da tutti i capigruppo, sottolinea il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche’, “l’Assemblea regionale risparmiera’ circa 1 milione 800 mila euro l’anno, per un totale di 9 milioni in questa legislatura”. La norma approvata mette ordine nelle retribuzioni degli 80 stabilizzati: il massimo che potranno ottenere nel corso di un anno sara’ di 58.571 euro e saranno previste anche fasce di importo minore. I deputati potranno avere massimo due collaboratori. I deputati non sono obbligati a reclutare personale esterno, ma possono utilizzare le somme per pagare gli stabilizzati.

DISABILI – Musumeci ha spiegato che ammontano a 271 milioni di euro le risorse (regionali, nazionali ed europee) messe a disposizione nel 2018 per la disabilita’: serviranno per finanziare l’assegno di cura agli oltre 12 mila disabili gravissimi, censiti dalle Aziende sanitarie e per servizi in favore di disabili gravi. Il governo ha presentato, inoltre, un emendamento, condiviso con tutto il Parlamento, che stanzia 5 milioni di euro per dare attuazione, dopo 18 anni, all’articolo 14 della legge 328 del 2000, relativo a piani di cura individuali per i disabili. Nel complesso, le risorse per la non autosufficienza ammontano a 370 milioni di euro. Raddoppiano le risorse destinate dalle Asp ai servizi per l’autismo. D’ora in poi, le Aziende sanitarie provinciali destineranno lo 0,2 % delle entrate per erogare le prestazioni previste dalla rete integrata dei servizi per le persone affette da autismo, ampliando i beneficiari.

FONDO PER CRONISTI MINACCIATI E DONNE VITTIME DI VIOLENZA Duecentomila euro saranno utilizzati per un fondo ad hoc per i giornalisti vittime di minacce e danneggiamenti dalla mafia: la somma era stata stanziata dal governo per l’Istituto superiore di giornalismo.

STOP A EOLICO E SOLARE – L’Ars in serata ha approvato, in sede di discussione della finanziaria, la norma del governo che, nelle more del varo di un piano regionale, sospende le procedure autorizzative dei nuovi impianti di fotovoltaico ed eolico: “Ci riserviamo la facolta’ di pianificare in materia in 120 giorni, insieme alle commissioni Ars competenti – ha spiegato il presidente della Regione Nello Musumeci – per mappare il territorio e vedere se ci sono ancora zona da ‘sfruttare’, compatibilmente con la tutela dell’ambiente e del paesaggio che e’ un bene essenziale”.
Ventidue milioni di euro in piu’ alle ex Province per stipendi e progettazione di interventi infrastrutturali. Le royalties dei giacimenti petroliferi dal primo gennaio 2018 saranno corrisposti per un terzo alla Regione siciliana e per due terzi ai Comuni nei quali ricadono tali giacimenti. Regione e Comuni devono utilizzare tali somme per compiere monitoraggi ambientali, bonifiche, progettazioni infrastrutturali, opere di manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico oltre che investimenti nel settore sanitario e nelle relative infrastrutture. I Comuni che hanno gia’ realizzato le reti di metanizzazione, adesso potranno affidare il servizio di distribuzione del gas. Una norma punta a mettere in sicurezza gli Istituti case popolari davanti a situazioni debitorie che non hanno garantito persino le erogazioni degli stipendi ai dipendenti. Si autorizzano gli Iacp ad utilizzare come liquidita’, in via straordinaria e non oltre il 31 dicembre 2018, le economie derivanti da finanziamenti ex legge 560/93 e i proventi dalle cessioni di immobili per risanare i debiti maturati ed iscritti in bilancio dagli stessi enti.

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