Biancavilla, Antonio Bonanno ufficializza la candidatura a sindaco: “La città torni a sognare”

BIANCAVILLA. “Riparto dall’entusiasmo di tanti biancavillesi. Da una candidatura di speranza che punta sull’orgoglio di appartenenza, sulla trasparenza, sullo sviluppo e sulla partecipazione della mia gente”.
E’ un Antonio Bonanno raggiante e determinato quello che questa mattina ha annunciato la sua discesa in campo: la sua candidatura a sindaco di Biancavilla.
“E’ vero – prosegue Bonanno -. Non c’è più fiducia in buona parte dei nostri rappresentanti che sentiamo lontani, distaccati. Lo sanno bene soprattutto i tanti della mia generazione. E’ anche per questo che ho deciso di scendere nuovamente in campo. E vorrei che la mia Biancavilla tornasse a sorridere. Che tornasse finalmente a sognare.
Vogliamo cambiare definitivamente metodo. Occorre una svolta. La politica che si arrocca nel palazzo ha distrutto ogni cosa: serve ascoltare la città ed i suoi abitanti. Ogni giorno: quotidianamente.
Vogliamo essere il cambiamento. Vogliamo che Biancavilla cambi passo: nella quotidianità e nella gestione delle emergenze”.

IL PROGRAMMA ELETTORALE.  “Lo abbiamo approntato ma non lo abbiamo ancora chiuso perché stiamo coinvolgendo tutte le componenti della coalizione. Stiamo coinvolgendo le forze sociali, produttive e imprenditoriali della città. Stiamo coinvolgendo i cittadini. Sono molto contento del percorso che stiamo perseguendo”.

LA COALIZIONE. “La composizione della mia coalizione è di impronta civica. Uno schieramento, sganciato dalle maglie dei diktat, che lancia un programma di rinnovamento ed un modello di amministrazione trasparente. E le liste che mi sosterranno saranno espressione diretta dei cittadini. Perché sono i cittadini quelli che contano”.

LA SPERANZA. “Possiamo farcela. Possiamo riuscire a tornare ad essere orgogliosi di noi. Fieri della nostra storia con la quale fisseremo le fondamenta solide del presente. Non è con la promessa illusoria dei posti di lavoro (che non ci sono) che la nostra città potrà rialzarsi. Non è fingendo di avere una ricetta per ogni cosa che non va che ci rialzeremo. Non è delegando gli altri che avremo una città migliore. Mettiamoci la faccia. Risvegliamo il nostro sentimento biancavillese”.

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