Gela, decapitata la banda del “cavallo di ritorno”: 9 arresti

Sgominata a Gela una banda di pregiudicati specializzata in furti, estorsioni e ricettazione. Nove i provvedimenti restrittivi eseguiti dagli agenti del commissariato di Gela, su disposizione della Procura nell’ambito dell’inchiesta denominata “Cavallo di ritorno”. Scoperto un giro di motocicli e ciclomotori che venivano rubati per poi essere assemblati su altri mezzi o restituiti, dietro il pagamento di una somma di denaro, ai legittimi proprietari. Le vittime erano costrette a rivolgersi alla presunta banda per riavere indietro il mezzo che gli era stato rubato. Nessuno si rivolgeva alle forze di polizia per l’eventuale ricerca. Molti proprietari di mezzi rubati, inaspettatamente, dopo poche ore o al massimo entro due giorni ritrovavano il veicolo rubato, senza fornire una plausibile spiegazione o addirittura senza far constatare alle forze dell’ordine il ritrovamento. I particolari dell’operazione nel corso di una conferenza stampa, alle 11, nella sala conferenze del Commissariato di Gela, alla presenza del procuratore Fernando Asaro e del vice questore Francesco Marino.

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