E i sondaggi, cosa dicono i sondaggi? Sommersi da un profluvio di dichiarazioni ottimistiche pronunciate da tutti i leader di partito (sorridenti, per ragioni di necessità, quanto e più della Hunziker al Festival di Sanremo) conviene dare un’occhiata ai numeri e alle percentuali rilevati dalle società demoscopiche.
Nell’ultimo barometro politico diDemopolis sul voto che riguarda la Camera dei Deputati, rilevazione fatta per la trasmissione Otto e mezzo, il Movimento 5 Stelle registra una lieve flessione – rispetto ad un sondaggio di fine gennaio che lo dava attestato al 30% – ma resta il primo partito italiano. Quasi sei punti percentuali in meno registra il Pd, con il 22,8%. Forza Italia è al 16,3%, di poco inferiore la Lega di Salvini con il 14. LeU al 5,8%, Fratelli d’Italia4,7. Gli altri, a partire dalla “quarta gamba” di Cesa e Fitto, al momento sono sotto il 3%.
Nel sondaggio spicca la forza aggregante del Centrodestrache avrebbe il 37,2% (Forza Italia, Lega, FdI, Noi con l’Italia) ma che non si aggiudicherebbe la maggioranza assoluta – a quota 40% – di 316 seggi a Montecitorio.
Il Centrosinistra, mettendo insieme il Pd, Civica Popolare e +Europa e Insieme vale il 27,5%.
Nemmeno aggiungendo il 5,8% dei rivali di sinistra guidati da Pietro Grasso riesce a superare il dato del Centrodestra.
Ovviamente il dato del M5S è “solitario”, non addizionabile a nessun altro partito. La ‘fotografia’ dei risultati probabili dà al momento ragione ai teorici del “Grande Pareggio” secondo cui uno sbocco inevitabile sarebbe un governo “Renzusconi”.